A quattro mesi dalle elezioni comunali a San Giovanni Lupatoto, si è presentato alla città Daniele Turella, già presidente del Consiglio comunale nell’amministrazione Zerman in quota a Forza Italia. 48 anni, sposato, due figli, il vicesindaco nella passata amministrazione – quella condotta da Federico Vantini (Pd) che si è ripresentato anche lui per guidare di nuovo la città – ha dichiarato ai giornalisti e ai lupatotini presenti alla conferenza stampa di voler diventare sindaco perché “dopo la caduta della Giunta Vantini, molta gente gli è stata vicina e lo ha sostenuto dicendo che lo avrebbero votato alle prossime elezioni in caso di un suo impegno”.
Introdotto dal suo “amico di sempre” Paolo Pasqualini, il candidato ha annunciato di non voler seguire “le logiche degli schieramenti di partito: una metodologia usuale”, ma è deciso ad “andare controcorrente, mettendo come priorità: l’essere operativi”. Turella ha quindi rimandato alle prossime settimane la presentazione del gruppo “numeroso, di qualità e con il giusto equilibrio tra uomini e donne”, suddiviso in due liste che lo affiancherà. Lo slogan scelto dal suo team è “il futuro è nei fatti” e promette, in caso di rielezione, “di rimboccarsi le maniche per far ripartire il Comune fin da subito”. I punti programmatici descritti riguardano il decoro urbano, la sicurezza, il sociale e i lavori pubblici.
Turella, che alle recenti regionali aveva sostenuto il candidato tosiano Stefano Casali mentre alle ultime amministrative era in lista col Pdl appoggiando il candidato sindaco Attili Gastaldello, e poi al ballottaggio aveva invece sostenuto Vantini, ha dichiarato che punta ad arrivare al ballottaggio con le sue sole forze, ma se fosse necessario “guarderà al centrodestra”, confermando che non saranno valutate proposte dal Partito Democratico.