
Un centinaio di persone hanno partecipato la mattina di domenica 9 marzo alla manifestazione “Salva la terra, basta cemento”, in prossimità dell’area su cui dovrebbe sorgere il polo logistico di Campagnola, alla quale hanno aderito Legambiente, Circolo Laudati Sì di Vigasio e Verona Est, WWF, Italia Nostra, Il mondo di Irene e il gruppo lupatotino di Fare Verde. Tra i presenti i consiglieri comunali di Zevio Antonio Composta, Giorgia Vesentini ed Enrico Righetto, la consigliera di San Giovanni Bianca Grigoli, gli ambientalisti Roberto Facci, Gualtiero Mercanti, Giuseppe Campagnari, esponenti di partito, famiglie e cittadini. “ Ormai abbiamo rinunciato alle vie legali”, ha commentato il presidente di Legambiente Medioadige Maurizio Malvestio. “ Questo perchè non ne abbiamo più le risorse dopo aver investito per il ricorso al Tar contro il Comune di San Giovanni Lupatoto grazie a circa 150 donazioni. Ora creiamo cultura e consapevolezza tra i cittadini. Sicuramente è molto contraddittorio il fatto che questi siano costretti ad autotassarsi per far valere la salute quando dovrebbero essere per primi sindaci di Zevio e San Giovanni a farlo. Se il Comune di San Giovanni aveva vinto il ricorso al Tar usando i soldi dei cittadini, questa volta è stato il comitato contro il polo logistico che si è attivato per raccogliere i fondi”. A questo punto le prossime iniziative riguarderanno “ i presidi davanti ai Municipi di Zevio e San Giovanni, ma anche una presenza organizzata in occasione della tradizionale Festa de le Boche in riva all’Adige, che si tiene la quarta domenica di Quaresima, attirando migliaia di persone e intere famiglie”.