Il quotidiano l’Arena ha riportato lo scorso 20 maggio, la triste notizia di un episodio di Knockout game, anche nella nostra città: “Un’aggressione a freddo, senza motivo, e un pugno sferrato in pieno volto a un giovane. E’ accaduto domenica sera nella piazza centrale di San Giovanni Lupatoto, attorno alle 23.30. Una stava passeggiando sul cosiddetto «liston» dietro al monumento ai caduti (vicino allo spaccio della Vicenzi) quando è stata aggredita da tre individui, tutti con il cappuccio della felpa calato sul volto”.
Un episodio che si aggiunge ad altri casi di microcriminalità, accaduti di recente nella nostra città. Lo scorso marzo, scrivevo al suo mensile un articolo, in cui invitavo l’amministrazione a non trascurare quei casi che possono apparire come piccoli e “fisiologici”, ma che costituiscono per chi li subisce un disagio non indifferente: dal danneggiamento della propria automobile nei parcheggi del paese, ai questuanti davanti all’ingresso del cimitero o di esercizi pubblici, ai venditori abusivi al mercato del venerdì, fino ai disagi subiti dagli agricoltori di Raldon.
La risposta del Sindaco, è stato l’annuncio del drone.
Ora ci troviamo di fronte a questo nuovo episodio d’aggressione, dove due giovani passanti sono stati picchiati, in una zona centrale della nostra città, piazza Umberto, dove la mancanza di un’illuminazione pubblica adeguata, e l’assenza di esercizi pubblici aperti la sera, la rendono poco frequentata.
Con spirito costruttivo, invito l’amministrazione a cogliere alcuni suggerimenti, per garantire a noi lupatotini una maggiore sicurezza:
– migliorare l’illuminazione pubblica. In molte zone del paese è carente, con materiale ormai datato.
– attuare il “progetto Agorà” presentato da Vantini in campagna elettorale: trasformare il centro storico del paese e renderlo più vivo, con nuovi interventi urbanistici. Dopo aver speso 30.000 euro per il concorso di idee per il centro storico, ritengo si possano utilizzare alcune di quelle buone idee, passando dalla teoria alla pratica.
– Rinnovare e potenziare l’impianto di videosorveglianza, in alcuni punti strategici del paese.
I lupatotini hanno bisogno di luoghi pubblici sicuri.
Tutti dovrebbero fare qualche cosa a seconda del proprio ruolo, senza enfatizzare o proporre soluzioni fantasiose come i droni, le risorse economiche che arrivano da fonti quasi miracolose come gli autovelox, potrebbero in parte essere destinate a una maggiore vigilanza e sicurezza del territorio, niente ronde, ma Polizia Municipale meno oberata da compiti burocratici, il servizio di volontariato della Protezione Civile valorizzato, un supporto alla formazione e al vivere civile attraverso le strutture che già abbiamo (Casa Novarini) promuovendo veri incontri e corsi o dibattiti, anche mirati verso chi vive un certo disagio.
Le idee non mancano, le risorse nemmeno. Al nostro Sindaco va l’onore di poter trasformare San Giovanni Lupatoto in una città più sicura,
Marco Taietta