Un Consiglio comunale di Verona aperto, in programma alle 18 di giovedì 6 febbraio , a cui interverranno i rappresentanti delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, Marco d’Agostino presidente di A.N.V.G.D e proff. Davide Rossi vicepresidente di Federesuli, e per l’Università Giovanni Bernardini professore di Storia Contemporanea. Prende il via così l’ampio calendario di eventi programmati quest’anno dal Comune di Verona in occasione del Giorno del Ricordo 2025. Da oltre vent’anni, il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo. Scelto come data per mantenere vivo nella memoria degli italiani i trattati di Pace di Parigi del 10 febbraio 1947, dove l’Italia oltre alle colonie cedeva le Provincie di Zara e del Carnaro alla Jugoslavia, mentre Trieste e parte dell’Istria andavano a costituire il TLT (Territorio Libero di Trieste). Il 30 marzo 2004, la Repubblica Italiana ha istituito questa solennità civile proprio per, come riporta la Legge, “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati e della più complessa vicenda del confine orientale”. Verona è stata città accogliente per le comunità Giuliano-Dalamate e anche per questo da parte dell’Amministrazione è stato realizzato anche quest’anno un ampio calendario di momenti di riflessione e approfondimento insieme al Comitato Unitario per la Difesa delle Istituzioni Democratiche dove è partecipe l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che da sempre porta avanti le memorie degli esuli che nel nostro territorio hanno avuto la possibilità di trovare una nuova casa.
Il programma è stato illustrato oggi dall’assessore alla Memoria storica Jacopo Buffolo insieme a Marco d’Agostino presidente del Comitato provinciale di Verona A.N.V.G.D.
“La storia del Novecento ha determinato chi siamo oggi – spiega l’assessore Jacopo Buffolo –. Per questo, anche in questa occasione, in collaborazione A.N.V.G.D, Federesuli e con l’Istituto per la storia della Resistenza e tutte le realtà che compongono il Comitato Unitario per la Difesa delle Istituzioni democratiche, abbiamo costruito un programma di attività culturali dedicate alla cittadinanza e ai giovani, proprio per ricordare l’esodo istriano-giuliano-dalmata, i drammi delle violenze che si sono svolte nel confine orientale del nostro Paese e la complessità di quel territorio. Un territorio che ha mescolato identità, aspirazioni nazionali e ideologiche differenti. La volontà dell’Amministrazione è infatti quella di generare riflessioni avvalendosi della collaborazione di chi ancora oggi conserva le memorie degli esuli e chi attraverso lo studio della storia si interroga sul passato. Affrontando il ruolo della nostra città in quelle fasi storiche. Ad esempio, pochi sanno che all’Università di Verona, al Chiostro San Francesco, era stato allestito all’epoca un campo profughi proprio per accogliere tutte quelle persone che in diverse fasi, dal ‘43 al ‘54, sono arrivate nel nostro Paese dai confini orientali”.
Programma eventi ‘Giorno del Ricordo’
Lunedì 10 febbraio le celebrazioni a Verona. La giornata, organizzata dalla Prefettura in collaborazione con il Comune di Verona e il Comfoter di Supporto dell’Esercito, inizierà a partire dalle 9.30, al Cimitero Monumentale, con la deposizione di una corona al Cippo in pietra dell’Istria dedicato alle Vittime delle foibe, agli Esuli deceduti lontano dalla loro terra d’origine e a tutti i Defunti rimasti. Seguirà la benedizione della corona e la lettura della preghiera dell’Esule.
Alle 11.30 verrà deposta una corona in piazza Martiri d’Istria e Dalmazia dove nel 2013 è stata realizzata una stele con una mappa dei territori della frontiera adriatica teatro dei massacri delle ‘foibe’ e dei luoghi dell’esodo. La commemorazione è curata della 4^ Circoscrizione. La cerimonia vede la partecipazione delle Associazioni d’Arma, dei rappresentanti dell’ANVGD, del Movimento Nazionale Istria Fiume e Dalmazia e dell’Associazione Famiglie e congiunti dei Deportati Italiani in Jugoslavia, scomparsi o uccisi.
Alle 16, alla Protomoteca Biblioteca Civica, l’inaugurazione della mostra “Dedicata al Ricordo” a cura dell’ANVGD. Vi prenderà parte il consigliere nazionale ANVGD Emanuele Bugli.
La mostra sarà aperta nei giorni di apertura della biblioteca, dalle 9 alle 19 dal martedì al venerdì mentre il lunedì solo il pomeriggio dalle 14 alle 19, il sabato dalle 9 alle 14. Possibilità di organizzare visite guidate per le scolaresche, accompagnati da una delle nostre guide: (verona.anvgd@gmail.com).
Alle 18, alla sala Girelli, Palazzo dei Mutilati e Invalidi di Guerra, via del Mutilato 43, il concerto con Orchestra da camera “Pietro Torri”, condotta dal M° Perlini. Un concerto di musica classica con autori anche di origine istriana, con l’orchestra dei giovani studenti del Liceo Musicale Montanari.
Alle 19 la facciata di Palazzo Barbieri sarà illuminata dal Tricolore.
Altri appuntamenti
Venerdì 14 febbraio, alla Biblioteca Capitolare via Duomo 19,alle 18, Lectio Magistralis a cura di Davide Rossi vicepresidente di Federesuli.
Le Foibe: lezioni di memoria
Delineando il percorso storico del Giorno del Ricordo, per giungere all’evento culturale europeo del 2025: Gorizia e Nova Gorica, capitale europea della cultura.
Dialogherà con Rossi, Don Bruno Fasani, Prefetto della Biblioteca Capitolare.
Ingresso gratuito su prenotazione: info@bibliotecacapitolare.it – cell. 331 5946961
Martedì 18 febbraio, alle 10, al Teatro Camploy, lo spettacolo teatrale ‘La Valigia dei ricordi’ di E. Carretta. Basato sulle storie di un pezzo della più ampia Storia d’Italia, e di un momento del Novecento poco conosciuto. Una galleria di storie e di volti senza nome, allo scopo di ricordare quei fatti: una tragedia per migliaia di persone, per un paese intero, per comprendere quello che è accaduto.
Per prenotazioni dei gruppi classe: cell. 392 3937310 – mail: verona.anvgd@gmail.com.
Sabato 22 febbraio, 16.30 all’Istituto Veronese della Resistenza e dell’Età Contemporanea – via Cantarane, 26, conferenza ‘L’esodo giuliano-dalmata e l’organizzazione dei campi profughi’ a cura di Costantino Di Sante.
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, l’intera Europa fu interessata dal flusso, spesso obbligato, di milioni di persone, costrette a lasciare i luoghi dove avevano vissuto per anni. Il processo interessò anche l’Italia, la quasi totalità della popolazione italiana appartenente alle zone dell’Adriatico orientale sfuggì al regime comunista realizzato da Tito innescando l’esodo giuliano-dalmata.
La conferenza partirà da qui, facendo luce su come fu affrontata la migrazione giuliano-dalmata da parte delle autorità italiane.
Lunedì 24 febbraio alle 20.30 e martedì 25 febbraio alle 9.30 e alle 11.15 al Teatro Camploy, lospettacolo in collaborazione con l’IRCI di Trieste ‘11° Non dimenticare’.La dott.ssa Giovanna Penna, guida del Magazzino 26 (ex Magazzino 18) ci farà rivivere l’emozione della visita al Porto Vecchio di Trieste. La narrazione ricorda per intensità, coinvolgimento e citazioni documentali l’attorialità di Marco Paolini. L’esodo qui diventa materia, raggiunge tutti i sensi. Per prenotazioni dei gruppi classe: cell. 392 3937310 -mail: verona.anvgd@gmail.com