L’Amministrazione comunale ha invitato il Sig. Gino Cecchettin per una giornata dedicata interamente alla sensibilizzazione contro la violenza di genere. Durante la mattinata del 2 dicembre si è incontrato con le classi terze delle scuole secondarie di primo grado lupatotine grazie all’adesione della proposta fatta dall’Assessore all’Istruzione Debora Lerin alle Dirigenti Scolastiche: Erica Baldelli e Chiara Tacconi. Le domande, intervallate a riflessioni, sono state fatte direttamente dai rappresentanti di classe che si sono seduti vicino a lui per creare un momento di famigliarità. Molti gli spunti emersi passando attraverso l’analisi del libro dedicato a Giulia e il Sig. Cecchettin si è reso disponibile a raccontare, con il cuore in mano, i momenti drammatici della sua vita dopo aver perso sua figlia per mano di una persona che asseriva di amarla. Gli studenti sono stati diretti nella loro analisi e Gino è rimasto molto colpito per l’attenzione riservata da un pubblico così giovane, generalmente si incontra con le scuole superiori e con gli universitari. Ha parlato del femminicidio che fonda le sue radici nell’educazione concludendo che alcune persone nascono nell’humus della violenza. Un ragazzo ha poi concluso leggendo un’insieme di promesse a nome della sua classe. Nel tardo pomeriggio è stato accompagnato a svelare la targa dedicata a Giulia e a tutte le donne vittime di violenza posta all’esterno della sala rossa di Casa Novarini.
L’incontro serale è iniziato con alcune riflessioni sulla mattinata con i ragazzi poste dall’Assessore Debora Lerin e insieme al Sindaco Attilio Gastaldello hanno introdotto il tema della violenza di genere. Gino con la sua pacatezza e la sua forza, è riuscito a trasformare il suo dolore in Amore con la nascita della Fondazione dedicata a sua figlia. Ha parlato di educazione al rispetto reciproco e ha presentato gli obiettivi della Fondazione che si basano su valori fondamentali come integrità, onestà e rispetto dei diritti umani. Attraverso campagne di sensibilizzazione si impegnano a promuovere un cambiamento sociale e culturale per creare un ambiente in cui una persona si possa sentire rassicurato.
Molti sono stati i momenti commoventi per le domande incalzanti della psicologa Paola Spera e anche per la sensibilità degli attori che hanno intervallato l’intervista con la lettura di alcuni brani scelti dal libro. Mentre la cantautrice Happy ha aperto la serata con un brano da lei scritto e dedicato a Giulia, la conclusione è stata riservata a Liam Tomizioli che ha letto, davanti ad un teatro gremito, le promesse della classe.
“Ho incontrato –interviene l’Assessore alle Pari Opportunità Debora Lerin- una persona che con il suo modo e con le sue parole gentili ci ha trasferito tanta serenità. Sono certa che anche attraverso l’impegno della Fondazione si contribuirà al cambiamento della nostra società”
“Credo che – conclude il Sindaco Attilio Gastaldello- come ha detto Papa Giovanni Paolo II nell’Enciclica del 1984 Salvifici doloris, ci sia un dolore che ha una forza salvifica, è quel dolore che si trasforma in Amore per l’umanità. Gino ha capito dove dirigere le forze, non certo sulla vicenda processuale, che ha il suo corso, ma sull’opportunità di costruire una comunità più solidale”.