Con le ultime vicende lupatotine è ormai chiaro a tutti che si è aperta una crisi gravissima nell’amministrazione comunale con sviluppi al momento difficilmente immaginabili. Quando il sindaco Attilio Gastadello ha cacciato Mattia Stoppato dalla Giunta, il più votato nella Lega con 400 preferenze personali, aveva giustificato la revoca delle deleghe al vice sindaco da lui stesso nominato affermando che “i progetti di riqualificazione delle aree dell’ex Saifecs e del Ricamificio sono strategici per lo sviluppo della città e abbisognano in questa fase di maggiori approfondimenti in Giunta, di qui la scelta di operare una staffetta tra i due amministratori della Lega”. Il presidente del consiglio comunale Michele Grossule aveva poi letto, durante una seduta di consiglio, un comunicato ufficiale in cui affermava che “ il nostro gruppo non ha abbandonato Mattia, che riteniamo importante, al pari di ogni altro militante che attualmente riveste ruoli di responsabilità nell’Amministrazione comunale lupatotina. Spiace vedere che giornali e social si perdano in commenti lontani dalla realtà”.
Dopo settimane di silenzio sulla vicenda e quando pareva che ormai che le acque si fossero calmate, pochi giorni fa sul Corriere di Verona, che è l’inserto locale del Corriere della Sera, è apparso un articolo in cui si parla di una lettera che a metà ottobre il segretario del Carroccio di San Giovanni, Nicola Fasoli, ed il presidente del Consiglio comunale nonché capogruppo leghista Michele Grossule, avrebbero inviato a Salvini, Fontana ed altri esponenti provinciali del partito. Lamentandosi nella missiva, tra le altre cose, per gli accordi sul Polo logistico di Campagnola che Stoppato, in qualità di assessore all’urbanistica, avrebbe preso in disaccordo col sindaco, oltre che di fughe di notizie riservate, di ingerenze nella gestione del verde pubblico e di delibere urbanistiche importanti, ex Saifecs ed ex Ricamificio, che sarebbero state le cause principali della rottura tra Stoppato e Gastadello.
“Questi fatti sono noti da tempo- scrivono nella lettera Grossule e Fasoli- e il Sindaco ne ha sempre parlato in termini problematici, confidando tuttavia in un cambio di rotta dell’interessato, tant’è vero che lo ha sempre difeso, in maggioranza o in tutte le altre occasioni in cui risultasse necessario. A noi diceva che Mattia era giovane e doveva dargli il tempo di crescere, anche e soprattutto in termini di consapevolezza di ciò che comporta il ruolo di amministratore”.
Sulla vicenda, nel frattempo, la consigliera comunale avv. Anna Falavigna
ha protocollato una interrogazione urgente, in merito ad alcune condotte attribuite a Mattia Stoppato in qualità di vicesindaco, con richiesta espressa di risposta in consiglio comunale. Citando alcuni passi della lettera di Fasoli e Grossule in cui, ad esempio, “ Il Sindaco, rilevata l’incapacità di Mattia di comprendere la distinzione tra indirizzo e controllo politico (che spettano agli amministratori) e poteri gestionali (che spettano solo ai funzionari), è stato costretto a passare la gestione ad Esacom, perché senza programmazione, ma mandando
gli operai di qua e di là per soddisfare le richieste che arrivavano su Facebook, la gestione del verde dal 2021 al 2023 è risultata compromessa”.
Altro passo della lettera citato nell’interrogazione della Falavigna riguarda un aspetto urbanistico di notevole rilevanza :” L’incarico al tecnico esterno per la zonizzazione sismica è stato affidato soltanto a fine 2022, quando c’era già un finanziamento nel 2021, chiesto da Sartori con la destinazione dell’avanzo del 2020. Risulta essere stata ignorata, per diversi mesi, la richiesta della Regione di recepire lo studio di zonizzazione sismica in una variante normativa al piano degli interventi per accelerare il percorso di approvazione; la variante al Piano degli interventi extra centri storici, quasi pronta nel 2021, dopo la revisione da parte anche di un professionista esterno, è quasi diventata obsoleta, tanto che deve essere completamente rivista, anche alla luce delle domande urbanistiche che sono state presentate dagli interessati ad oggi, ma mai neppure valutate dal Vicesindaco con gli uffici. La variante al Piano degli interventi extra centri storici, in questi tre anni di mandato, non è mai stata presentata alle riunioni di maggioranza o di Giunta. Non è un caso che la situazione in cui versa l’urbanistica sia stata oggetto anche di una specifica interrogazione dell’opposizione”.