La biblioteca scoppia, meglio la Pindemonte

Lo stato in cui versa la Biblioteca comunale di Piazza Umberto I è oggetto dell’attenzione dei consiglieri comunali Anna Falavigna, Remo Taioli, Marina Vanzetta e Marco Taietta. “ Da  anni è ormai insufficiente non solo per ospitare i numerosi volumi ormai accatastati ovunque, anche sul pavimento e sui tavoli, ma pure le attività collaterali alla stessa. Con un crescente disagio da parte degli operatori preposti e dei fruitori, in numero sempre più crescente”, sostengono gli esponenti di opposizione. Aggiungendo a tale proposito che “ anni fa avevamo proposto ma senza successo che fosse individuata l’ex Scuola Pindemonte, oltretutto dotata di uno spazio esterno per mostre, eventi ed incontri all’aperto, quale nuova sede. Ricordiamo peraltro che nel marzo 2016, in occasione del sopralluogo da parte dell’assessore regionale Elena Donazzan e del vicepresidente del Consiglio regionale Massimo Giorgetti, l’allora candidato sindaco Attilio Gastadello dichiarava: “Se sarò eletto sindaco nei primi 150 giorni voglio emanare un bando per il recupero di questa storica scuola, simbolo della formazione scolastica di questa comunità”. Ebbene, aggiungono i quattro consiglieri, “ a distanza di più di otto anni, non solo la Pindemonte è sempre più abbandonata sé stessa, ma non si vede al momento alcuna soluzione alternativa una volta caduta anche la possibilità di realizzarne una all’ex Ricamificio, il vecchio progetto della Fabbrica delle Idee tanto caro a Dino Coltro. La stessa ipotesi di realizzare la biblioteca al posto dell’attuale supermercato Lidl, più volte annunciata dal sindaco, lascia alquanto perplessi vuoi per i tempi lunghi vuoi perché legata alla realizzazione dell’intervento all’ex Saifecs che non ha ancora ottenuto l’approvazione da parte del Consiglio comunale”. Riteniamo pertanto, concludono Falavigna, Vanzetta, Taietta e Taioli, “ a maggior ragione, che la sede più idonea rispetto ad uno spazio commerciale ubicato al piano terra di un edificio e senza alcun spazio verde a disposizione, resti sempre l’ex Scuola Pindemonte. Un edificio storico, prestigioso ed adeguato alle esigenze degli utenti, al pari di quelle di molti altri Comuni con popolazione anche inferiore a quella di San Giovanni Lupatoto”.