I risultati economici e patrimoniali di bilancio del Consorzio ZAI – Interporto Quadrante Europa , presieduto da Matteo Gasparato, confermano anche per l’anno 2022 un utile che, al lordo delle tasse (IRES ed IRAP), risulta pari ad € 2.915.000, mentre l’utile netto risulta pari ad € 2.049.000. L’utile è stato realizzato pur avendo tra i costi una tassazione di € 926.000 a titolo di IMU. I ricavi derivanti dalle concessioni degli immobili si sono attestati a € 7.592.000 (incremento del 2,25% rispetto all’anno precedente) mentre i ricavi delle vendite immobiliari sono stati pari a circa € 4.893.000.
Il volume d’affari complessivo è passato da € 10.899.000 del 2021 ad € 12.639.000 del 2022 a seguito dell’aumento delle vendite di aree. L’indebitamento verso le banche è diminuito del 4,86% rispetto al 2021 e si è attestato a circa 6,8 milioni di euro.
L’attività del Consorzio ZAI consiste nella promozione dello sviluppo industriale del comune di Verona, nella pianificazione urbanistica, nell’assetto, sistemazione e gestione delle zone industriali e logistiche, alla realizzazione ed al governo di grandi infrastrutture a servizio della produzione di beni e servizi. Tale attività è proseguita anche nell’anno 2022.Nel corso dell’esercizio sono state cedute aree per complessivi mq. 46.700, sulla base di preliminari sottoscritti nei precedenti esercizi.
Si ricorda che l’interporto di Verona realizzato e gestito dal Consorzio ZAI è stato riconfermato (nel 2020) ai vertici delle classifiche europee, come già avvenuto nelle precedenti graduatorie stilate nel 2010 e nel 2015.
Questo va a premiare l’eccellenza della gestione interportuale sia da parte del soggetto pianificatore, realizzatore e gestore dell’interporto e l’alto grado dei servizi offerti dalla propria partecipata Quadrante Servizi e da tutte le circa 140 società di trasporti, logistica e servizi insediate.
L’area su cui si sviluppa l’interporto è pari a 4,5 milioni di mq. in cui sono presenti 3 terminali intermodali, 300.000 mq di piattaforme logistiche e sono occupati 4.400 addetti diretti e circa 7.000 indiretti.
Si evidenzia la conclusione della Progettazione definitiva in collaborazione con RFI per la costruzione di un nuovo terminal ferroviari con binari sotto gru da 750 metri di lunghezza, capaci di lavorare i treni che circoleranno sull’asse del Brennero dopo l’apertura della Galleria di Base e della relativa viabilità di accesso. Tale studio parte dalla sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa, sottoscritto nel 2017, inerente agli “interventi di potenziamento degli impianti ferroviari e intermodali nel Quadrante Europa di Verona” con Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. – (RFI) per lo sviluppo del traffico merci su rotaia, che ha come conseguenza il potenziamento di Verona Quadrante Europa in coerenza con la cosiddetta “cura del ferro”, obiettivo strategico e prioritario indicato dal Governo nazionale (Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili), ribadito nel recente PNRR.
Nel 2022 si sono conclusi i lavori per la realizzazione del parcheggio sicuro, successivamente inaugurato il 1 marzo 2023. L’infrastruttura, che si estende su una superficie di circa 5.500 metri quadri, comprende un totale di 42 stalli per mezzi pesanti, l’area di manovra, le zone di transito per mezzi e pedoni ed è dotata di illuminazione a led, sistemi di telecamere (attive H24), recinzioni e barriere antintrusione, in linea con gli standard di sicurezza dell’Unione Europea. Il parcheggio riceverà la certificazione di livello “Bronzo” secondo la classificazione ESPORG, ovvero l’associazione europea per le aree di sosta sicure e protette per gli autotrasportatori. I lavori, iniziati nel 2021, hanno avuto un costo complessivo di 1 milione e 100 mila euro, parzialmente finanziati dal MIT e dalla UE.
Nonostante le molte difficoltà dovute alla fine dell’emergenza da Covid-19, al rallentamento significativo della domanda di beni soprattutto dell’economia tedesca e ad alcuni problemi tecnici sorti sulla tratta ferroviaria in Germania, nel corso dell’anno 2022 il Quadrante Europa ha lavorato 15.010 treni, per un totale di 780.802 TEU. I dati mostrano come l’Interporto abbia mantenuto il trend maturato e consolidato nel corso dell’ultimo decennio, che vede il massimo volume di treni concentrato nel mese di marzo (1.434 treni), e un volume minimo nel mese di agosto (974treni). Analizzando nel dettaglio, il settore del traffico automotive raggiunge numeri di minimo storico con sole 395 coppie treno, considerando del resto che il dato è in calo per effetti di mercato e di cicli economici già in essere prima dello scoppio della crisi pandemica. Similmente, con 203 coppie totali, anche il settore del cosiddetto “convenzionale” si conferma del tutto residuale rispetto al traffico complessivo. D’altro canto, il trasporto combinato ferro-gomma si conferma il core business delle attività del Quadrante Europa, che rappresenta più del 90% del traffico ferroviario dell’Interporto, con 6.907 coppie annuali, pari a 13.814 treni.
Quadrante Europa ha inoltre sviluppato operazioni intermodali rivolte al piano ambientale, focalizzandosi sulla riduzione dei “costi esterni marginali”. La mobilità delle merci è difatti causa di costi esterni per incidenti, costi per inquinamento acustico, costi da congestione, e costi per inquinamento atmosferico e di cambiamento climatico. La tipologia di trasporto utilizzata incide molto sulla quantificazione finale dei costi prodotti. Proprio per questo motivo, è possibile calcolare in termini economici i costi risparmiati nel corso dell’ultimo anno tramite l’utilizzo dell’intermodalità, che permette di spostare le merci dalla strada alla ferrovia, modalità di trasporto nettamente più sostenibile rispetto al trasporto su gomma. Nel 2022, Quadrante Europa ha prodotto un risparmio di costi esterni per la collettività stimati ad oltre 150 Milioni di euro. L’analisi, quindi, conferma ancora una volta come l’opzione ferroviaria verso la quale Quadrante Europa si sta orientando sia senza dubbio la modalità di trasporto più ecologica.